So che dico cose sconvenienti e inopportune...
S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo;
s'i fosse vento, lo tempestarei;
s'i fosse acqua, i' l'annegherei;
s'i fosse Dio, mandereil' en profondo;
s'i fosse papa, allor serei giocondo, ché tutti cristiani imbrigarei;
s'i fosse 'mperator, ben lo farei;
a tutti tagliarei lo capo a tondo.
S'i fosse morte, andarei a mi' padre;
s'i fosse vita, non starei con lui;
similemente faria da mi' madre.
Si fosse Cecco com'i' sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre: le zoppe e vecchie lasserei altrui.
C.A.

°°°

S'i fosse diabolo... tenteria me stesso!
Ma io non voglio andare fra i matti, — osservò Alice. — Oh non ne puoi fare a meno, — disse il Gatto, — qui siamo tutti matti. Io sono matto, tu sei matta. — Come sai che io sono matta? — domandò Alice. — Tu sei matta, — disse il Gatto, — altrimenti non saresti venuta qui.
L.C.
La vita xe curta e piena de merda come la passerela che usa le galine per andar in caponera.
DELLA LIBERA MORTE

Molti muoiono troppo tardi, e alcuni troppo presto. Ancora suona insolita questa dottrina: Muori al momento giusto! Muori al momento giusto: Così insegna Zarathustra. Certo, colui che mai vive al momento giusto, come potrebbe morire al momento giusto? Non fosse mai nato! - Questo consiglio io do ai superflui. Ma anche i superflui si danno grande importanza quando muoiono, e anche la più vuota delle noci vuol essere schiacciata. Per tutti, morire è una cosa importante: ma la morte non è ancora una festa. Gli uomini non hanno ancora imparato come si consacrano le feste più belle. Io vi mostro la morte come adempimento, la morte che per i vivi diventa uno stimolo e una promessa. Colui che adempie la sua vita, morrà la sua morte da vittorioso, circondato dalla speranza e dalle promesse di altri. Così si dovrebbe imparare a morire: e non vi dovrebbe essere festa alcuna, senza che un tal morente non consacrasse i giuramenti dei vivi! Questa è la morte migliore; quindi viene: morire in battaglia e profondere un'anima grande. Ma la vostra morte ghignante, che si avvicina furtiva come un ladro, e tuttavia viene come una padrona, - è odiosa tanto al combattente quanto al vincitore. Vi faccio l'elogio della mia morte, la libera morte, che viene a me, perché io voglio.
F.W.N.

...
EGOTISMO
peripeziescritte@gmail.com
Che accadrebbe se, un giorno o una notte, un demone strisciasse furtivo nella più solitaria delle tue solitudini e ti dicesse: "Questa vita, come tu ora la vivi e l’hai vissuta, dovrai viverla ancora una volta e ancora innumerevoli volte, e non ci sarà in essa mai niente di nuovo, ma ogni dolore e ogni piacere e ogni pensiero e sospiro, e ogni indicibilmente piccola e grande cosa della tua vita dovrà fare ritorno a te, e tutte nella stessa sequenza e successione - e così pure questo ragno e questo lume di luna tra i rami e così pure questo attimo e io stesso. L’eterna clessidra dell’esistenza viene sempre di nuovo capovolta e tu con essa, granello della polvere!". Non ti rovesceresti a terra digrignando i denti e maledicendo il demone che così ha parlato? Oppure hai forse vissuto una volta un attimo immenso, in cui questa sarebbe stata la tua risposta: "Tu sei un Dio e mai intesi cosa più divina"? Se quel pensiero ti prendesse in suo potere, a te, quale sei ora, farebbe subire una metamorfosi, e forse ti stritolerebbe; la domanda per qualsiasi cosa: "Vuoi tu questo ancora una volta e ancora innumerevoli volte?" graverebbe sul tuo agire come il peso più grande! Oppure, quanto dovresti amare te stesso e la vita, per non desiderare più alcun’altra cosa che questa ultima eterna sanzione, questo suggello?
F.W.N.
Vuoi la verità? La verità è una spada: ferisce e uccide. Vuoi la Verità? Sei pronto a uccidere o ferire? E se anche l'altro è armato - veritatis suae - sei pronto ad essere ferito, a morire?

Vuoi la Verità? Devi sapere che, inevitabilmente, scorrerà del sangue.
Questo è un sito che non è un sito. Fatto non per chi naviga nella rete ma per colui che si lascia portare dalla corrente... dove lui vuole! Questo non è un luogo per dotti e sapienti ma per carcaradon scarni, magri e insoddisfatti. Questo non è il tempo per le anime belle ma l'istante degli spiriti inquieti. Un caloroso benvenuto a chi, nel meriggio della propria vita, non potè fare a meno di correr dietro al bianconiglio.